Cosa non fare prima di una seduta psicologica

La vita moderna con i suoi ritmi sempre così frenetici, i mille impegni ed il poco tempo a disposizione, se poi si è anche vittima di un trauma o della perdita improvvisa di una persona cara, a volte è inevitabile trovarsi in uno stato di prostrazione, di ansia che pregiudica la qualità della vita.

Se parlare e sfogarsi con amici o parenti, non è servito a molto, forse è arrivato il momento di rivolgersi ad uno specialista della psiche, in grado di mettere un po di ordine ai mille pensieri che affollano la mente.

Il primo appuntamento genera sempre molta ansia, ci si domanda:” Cosa mi chiederà?”, “Come devo rispondere?”, “E se gli dico questo, cosa penserà di me?”.

E’ proprio questo uno degli errori più frequenti che compiono i pazienti, non si tratta di sostenere un esame, per il quale bisogna essere adeguatamente preparati, molte volte sarà lo stesso terapista a guidare la conversazione, qualora riscontrasse qualche titubanza o imbarazzo a parlare.

La cosa più importante è avere piena fiducia in chi si ha davanti, pensare di aver fatto un errore ad andare ad una seduta ritenendo che non serva proprio a nulla, di certo non aiuterà la riuscita della terapia.

Lo psicologo non è lì per giudicare o dare un voto, ma solo per ascoltare in modo imparziale il problema che assilla, non si deve dire qualcosa solo per compiacerlo, ma solo se corrisponde alla verità.

Solo aprendosi ed esternando anche i pensieri negativi, si potrà avere un dialogo costruttivo, che permetterà allo psicologo di capire ed immedesimarsi nello stato d’animo del paziente, forse non basteranno poche sedute, bisogna ricordarsi che in alcuni casi bisogna lavorarci con costanza e con molta calma.